Risvegliati, sù,
mio sposo diletto,
deh, vieni, t’aspetto
trà l’ombre laggiù.
Orfeo
Ferma, Euridice, oh Dio,
sì tosto a me t’involi,
adorato fantasma, idolo mio?
Ti seguirò fra l’ombre,
a Dio, fere, a Dio, piante,
io da voi parto, e disperato amante,
spinto da crucio interno,
vuò a tentar di pietade il crudo inferno.