Vanne intrepido, o mio bene,
del nemico ai fieri assalti,
e del cielo, della speme,
non temer d’Icaro i salti.
Non cadrai, benché col petto ignudo,
ché ’l mio cor ti sarà bastante scudo.
La tromba orgogliosa
ch’a guerra ti sfida,
con eco festosa
vittoria mi grida.
Vincesti, ritorna nel sen di Statira,
ché sol la dimora quest’alma sospira
e mai non ha posa.
La tromba orgogliosa
ch’a guerra ti sfida,
con eco festosa
vittoria mi grida.