Voglio sì, vo’ cantar, forse cantando
trovar pace potessi al mio tormento.
Ha d’opprimere il duol forza il concento.
Sì, pensiero aspetta;
a sonar cominciamo,
e a nostro senso una canzon troviamo.
Hebbi il core legato
un dì, d’un bel crin...
La stracerei; subito ch’apro un foglio
sento che me raccorda il mio cordoglio.
Fuggia la notte e ’l sol spiegavi intorno...
Eh, si confondon qui la notte e ’l giorno.
Volate o Furie e conducete
un miserabile al foco eterno.
Ma che fò nell’inferno?
Al tuo ciel, vago desio,
spiega l’ale e vanne.
Affé, che quel che ti compose
poco sapea dell’amoroso strale,
desiderio d’amante in ciel non sale.
Goderò sotto la luna...
Hor questa sì ch’è peggio:
sa il destin degl’amanti, e vuol fortuna.