Vago augelletto che cantando vai,
ovver piangendo il tuo tempo passato,
vedendoti la notte e 'l vern'a lato
e 'l dì dopo le spalle e i mesi gai,
se, come i tuoi gravosi affanni sai,
così sapessi il mio simile stato,
verresti in grembo a questo sconsolato
a partir seco i dolorose guai.