Nerillo
Che città, che città,
che costumi, che gente
sfacciata, ed insolente:
ognun meco la vole
con fatti, e con parole.
Che città, che città,
che costumi, che gente
sfacciata, ed insolente.
Mille perigli, e mille
mi sovrastano al giorno,
ho cento insidiatori ognor d’intorno;
né so il perché capire,
chi me ’l saprebbe dire?
Ognun tace, e lo sa,
che città, che città.
Non vedo l’ora, che ritorni Amida
in Tremisene per partir di qua.
Che città, che città,
che costumi, che gente
sfacciata, ed insolente.