La follia

Millenovecento- Conto
trentaquattromila, I secoli
questi sono gli anni, Bloccato qui
questi sono i santi Da anni ormai
Guarda quanto tempo, Dimmi tu
è un’abitudine. Cosa diverrò
Ora vedo che, Chele
non ci sono dei Di granchio
Soltanto idoli, Ovunque
più ridicoli Impazzisco
cado cado cado cado cado cado cado giù Questa è la storia di uno come me
Quello che mi brucierà è che, la mia follia non sarà mai mai più
resa innocua e stabile
E' mia co-inquilina ormai, abita dentro di me
la colpa all’abitudine.
Non voglio più, Andare al mare
non riesco più a dimenticare!
Spara spara, spara spara!
spara spara pizza e sangue!
sparasparasparasparaspara. sparasparasparasparasparaspareh.
Quello che mi brucierà è che, la mia follia non sarà mai mai più
resa innocua e stabile
E' mia co-inquilina ormai, abita dentro di me
la colpa all’abitudine.
Non lo so che cosa devo dire e fare, non lo so che cosa devo dire e fare
io non voglio fare altro che sparare, io non voglio fare altro che spararè.
«Folle ammazza moglie, figli, e tutto il vicinato, poi si toglie la vita
urlando 'non vedo più la belezza, non ne posso più, non ne posso più,
non ne posso più!'»