Orfeo
Vi ricorda, o boschi ombrosi,
de’ miei lunghi aspri tormenti,
quando i sassi ai miei lamenti
rispondean fatti pietosi?
Dite, allor non vi sembrai
più d’ogni altro sconsolato?
Or fortuna ha stil cangiato
ed ha volto in festa i guai.
Vissi già mesto e dolente,
or gioisco, e quegli affanni
che sofferti ho per tant’anni
fan più caro il ben presente.
Sol per te bella Euridice
benedico il mio tormento,
dopo ’l duol vi è più contento,
dopo ’l mal vi è più felice.