Radamisto
Vieni, d’empietà mostro crudele,
aprimi ’l petto e saziati, spietato,
del mio sangue onorato.
Insuperbisci pure,
alma vile insolente,
non avvezza a vittorie,
abusa di tua sorte.
Eccoti il petto ignudo,
l’opra è degna di te, col braccio vile,
vieni a darmi la morte.
Essa per il cor mio non ha terrore:
le sono andato mille volte incontro,
e l’ho vista per me piena d’onore.