O cessate di piagarmi,
o lasciatemi morir!
Luci ingrate, dispietate,
più del gelo e più de’ marmi
fredde e sorde a’ miei martir.
Più d’un angue, più d’un aspe
crudi e sordi a’ miei sospir,
occhi alteri,
ciechi e fieri,
voi potete risanarmi,
e godete al mio languir.