Misero Apollo, i tuoi trionfi or vanta
di crear giorno, ove le luci giri,
puoi sol cangiato in vento di sospiri
bacciar le foglie all’adorata pianta.
Sgorghino omai con dolorosi uffici
dai languid’occhi miei lagrime amare,
vadano in doppio fonte ad irrigare
d’un lauro le dolcissime radici.
Era meglio per me, che fuggitiva,
ma bella oltre le belle io ti vedessi,
che con sciapiti, e non giocondi amplessi
un’arbore abbracciar su questa riva.