À voi dunque, ricorro orridi specchi,
taciturni orrori, solitaris ritiri, ed ombre amichi
trà voi porto il mio duolo,
perche spero da voi quella pietade,
che Dorilla inhumana non annida.
Vengo, spelonche amate, vengo specchi graditi,
affine meco in volto il mio tormento in voi
resti sepolto.