Il primo verbo che ti insegnano. Sono le prime sicurezze che cadono.
Un velo copre l’anima/ L’acqua scende sulle teste, l’arma diventa polvere/ La
vita insegna a correre. Quanti nodi da sciogliere. Alza gli occhi e provati/ e
vedi chi sei, nessuno lo sa a fondo. Chi si cerca in un pianto/ chiamando tutti
i santi. Viene l’affanno. La penna stende i tratti, non arranca il carattere.
Poi inizi a picchiare/ Le prime mazzate non sono mai finite, è sempre la prima
volta/ Non urco che so chi sono, ma queste parole sono risposte che do/ Molotov
e inchiostro, firme nella chiesa, il mutuo per la casa, famiglie intere che
promettono/ Basta un attimo e si infiamma tutto. Una confessione,
300 Padre nostro/ A che servono 100 rose, un voto? Se quando abbassano la
croce, nessuno la rialza
Mani unite, fratelli in cielo, non lo credevo. Occhi nello specchio:
io chi sono? Sei un eterno infedele/ Luchè mi sei mancato ieri.
Parli, stai lontano, io guardo avanti/ e spellando, cambio identità.
Baciamo labbra seccate dal vento delle conferme/ perchè senza non siamo niente.
I soldi vincono le idee e non piangere/ se muoio per un attacco terroristico.
E' meno grave di uno Stato che non dà spazio ad un artista/ Ma per ora sono
vivo, ancora la voce mia suono nel rione, rimbomba la tentazione/ Criminale il
bravo ragazzo, freddo o affettuoso? Vittima o affressivo? Rivincita o delusione?
E' più forte chi ama o chi si nasconde?/ Io passo attraverso le persone,
spartendo copia e creazione/ Figlio di tutto quello che ispira rime.
E' una crescita ad ostacoli, dove chiunque può essere «Dio»
Uno sguardo a guardia dell’essere. Gli occhi si fermano mentre si vola a
crescere/ Dove le parole pesano un uomo e un altro ancora. Cercano dentro,
non si vedono mentre si cerca di credere che il tempo passa presto/ Le facce
cambiano ma non è lo stesso. E allora si cammina ancora/ davanti a sguardi che
non vedono orecchie, non sentono le anime, urlano/ ti fermi e pensi «Sono il riflesso di niente». Ti fermi e senti il silezio portato dal vento/ Ti
fai uno scopo e stringi i denti. Stenti ora la vita. Senti risposte che non hai
mai capito/ Come fa Dio a sentirti quando le braccia si stendono un uomo a
vendersi e come fa poi un altro a premere i grilletti per stendere/ Capisci
l’esistenza: questa vita non ha senso se vai avanti senza obiettivi,
un putno fermo, un punto di arrivo
Rit. x2
Sono le pretese di chi non si arrende. I nervi tesi, la vita preme/ Si vendono
i sogni, i conti li porta chi non si nasconde/ Qual è il peso di questa
esistenza? Leggero senza vivere o pesi se vivi, ci pensi?
Distributore di bene. Voglio vedere incinta chi con me dorme, gioia enorme.
L’essere trasmetto ad un altro corpo/ Natura che si evolve, magari prendere i
colpi perchè diventa devoto al revolver/ Motociclette giù ai club con i figli
dei «Don», quello vero. A Napoli devi essere uomo/ Killer intorno.
Feroce chi ti aiuta. Finisci nelle tombe di noce/ Scavi due metri e mezzo,
la folla, il prete, la chiesa e il quesito/ Questo siamo: camici e autopsie.
Principio senza camici, acquari nelle ville, agguati nei vicoli,
catene/ Spendi quello che hai, brigadiere. Oggi conta il secondo, il verbo «avere"/ Un bivio equivoco per l’equilibrio. Solo un brivido se bevi il liquido.
Quindi io sobrio/ sono proprio io quello che sarei. Quello che voglio lo penso
quando la carne e le ossa coprono l’anima
Rumori di chiavi dietro le serrature sulle porte di chi campa per la maggior
parte di notte/ Siamo noi luci gialle e forti. Parlando allontaniamo la morte/
Con la fretta di vivere si fugge. Le frasi non si conservano, sono coperte di
raso/ Come una fantasia copro insicurezze. Il Il bene si coltiva/ Rivalità o
vuoi essere te stesso? Gioventù repressa. Voglio morire con la consapevolezza.
Corrigli appresso se non ti rispecchi/ Rispetta pure se non ti piace ma
aspetta. Spirito critico ma costruttivo/ E' bello nascere daccapo.
In mezzo al distrutto capisci cosa vuol dire e sei costruttivo: analizzi,
scrivi e non è sempre liscia/ L’anima soffre: la pulisci o la offri a chi
sappiamo? Come rimaniamo? Ci sentiamo o non ci vediamo più? Gli occhi si
gonfiano pensando a chi c’era e ora se ne è andato in cielo
Rit. x3