Timor di me?
presta la mia difesa.
I suoi occhi figgonsi ad una gemma
che le fregia la mano destra.
In quest’oscura
notte ravvolta, presso a te io son,
e tu nol
aura che intorno spiri,
deh, pietosa gli arreca
i miei sospiri…
D’amor sull’ali rosee
vanne, sospir dolente:
del prigioniero misero
conforta l’egra mente…
Com’aura di speranza
aleggia in quella stanza:
lo desta alle memorie,
ai sogni dell’amor!
Ma deh! non dirgli improvvido,
le pene del mio cor!