«Il primo furto non si scorda mai!»
Un vecchio ergastolano me l’ha detto (1);
«si comincia quasi sempre dai pollai,
fuggendo con il pollo stretto al petto!
Ero appena Avanguardista (2);
giovane, incensurato…
giovane e incensurato:
ero appena Avanguardista.
Io giravo per i pollai
per addestrarmi sul pollo;
volevo farci un po' il callo:
io, i pollai, non li ho visti mai!
Ma che ro… Ma che rogna disastrosa:
c’era anche l’oscuramento,
la pioggia, la neve e anche il vento;
ed in bianco venni a casa!
Ai, aiaiai; Ai, aiaiai;
il primo furto non si scorda mai!
Ai, aiaiai; Ai, aiaiai;
il primo furto non si scorda più!
Ma, in un bel parco, incocciai
in un pollaio grande e un po' isolato…
Scassai la rete e dentro mi cacciai
e vidi un bel tacchino appollaiato…
Ero appena Avanguardista:
non conoscevo i tacchini!
Chi conosceva i tacchini
era Giovane Fascista! (3)
Pian piano, la mano allungai
per abbrancare il pennuto!
…una beccata beccai,
che mi trovai… svenuto!
Ai, aiaiai; Ai, aiaiai;
il primo furto non si scorda mai!
Ai, aiaiai; Ai, aiaiai;
il primo furto non si scorda più!
Ma che ro-oo… Ma che rogna disastrosa!
Rinvenni in un ospedale;
però quello di San Vittore:
quel tacchino micidiale…
…era un’aquila imperiale!
Ma che razza di destino!
Io fui spedito al confino (4),
e poi seppi che fui condannato
per «Vilipendio dello Stato (5)»
Perciò, Ahi, ahiahiahi, Ahi, ahiahiahi:
il primo furto, non lo scordo mai;
Ahi, ahi ahi ahi; ahi, ahi, ahi, ahi;
il primo furto non lo scordo più!