Mercè, dilette amiche
di quel leggiadri fior;
Il caro dono è imagine
del vostro bel candor!
Oh, fortunato il vincol
che mi prepara amore.
Se voi recate pronube,
voti felici al core.
•Mercè del don!•
Ah si! Ah, si!
Caro sogno, o dolce ebbrezza!
D’ignoto amor mi balza il cor!
Soave un’aura già respiro
che tutti I sensi inebbriò.
Oh, piagge di Sicilia,
risplenda un di seren.
Assai vendette orribili
ti laceraro il sen!
Di speme colma e immemore
di quanto il cor soffri.
Il giorno del mio giubilo
sia di tue gloria il di.
Gradisco il don di questi fior
Ah, si! Ah, si!
O caro sogno, o dolce ebbrezza!
D’ignoto amor mi balza il cor!
Soave un’aura già respiro
che tutti I sensi inebbriò.
Io già respiro
che tutti I sensi inebbriò.
Inebbriò!
D’ignoto amor mi balza il cor!
Il cor, balza il cor
che tutti I sensi inebbriò