Katia (La vita sulla schiena)

Katia che mangia da sola
Katia e i due bambini da prendere a scuola
E un lavoro per coprire tutto, le ferite e poi quel tempo brutto
Katia ha qualche lettera sulla pelle
Katia guarda dritta sulle mattonelle
E il futuro ha un profilo basso l’ultima mano non ha nessun asso
La sigaretta che non sa di niente e forse nemmeno le va
L’amore che si mascherava bene in tre parole che non hanno età
Nei vnt’anni non c'è mai sconfitta che poi è la loro fredda crudeltà
Katia si scorg dentro una vetrina rallenta il passo ma poi se ne va, se ne va
Katia la vita sulla schiena e il destino su di un’onda
Quando tutto si spegne il cuore vorrebbe trovare la sua sponda
Ma forse questo è tutto e il gusto si è perduto nei silenzi di un uomo che
l’amava di notte
Quando le parole possono tutto
Katia dentro una cornice dove la vita ti vuole felice
Due occhi grandi che nascondono bene la vita grama e tutte quelle pene
Katia e un libro sulla sedia, prima le favole ma poi la sveglia
Cento racconti per non dire tutto dell’amarezza che ti avvolge il gusto
Katia rotola sulle lenzuola, non da più calci e non gonfia la gola
E questa vita che sembra un baratto, giochi il presente e poi aspetti il fato
Katia ha ancora una carezza, tocca le guance e vede se stessa
Quella figlia che di lei ha tutto, ha la bellezza e il peccato del gusto