Sonar

Vorrei poterti dire cosa pensavo mentre ti davo prova dell’esistenza
dell’irreale
Dietro il volume degli astri nascenti cela il silenzio misteri immensi,
il dolore è banale
Stelle tramutano in distese di vetro le spiagge di pianeti erosi dalla lama del
vento
Piogge di polvere s’adagiano su scheletri riarsi d’alberi protesi a un cielo
amaranto
Le orbit collidono ma lentamente vrso un nero infinito più denso pure del niente
Riecheggia nello spazio un codice binario, 0−1-0−1 si ripete nel sempre
Le sirene ti seguono ovunque
Se hai pensieri rivolti all’abisso
«È soltanto questione di credersi giusti»
Mi dicono quelli che ho visto
Farsi in quattro per dirsi speciali
Su un pianeta di esseri umani
Mi prenderai sul serio ora che scotto
Mi strappo la pelle e vedi che c'è sotto
Questa vita è una faglia che corre
Su un fondale di belle parole
Sotto pulsano flussi di magma
Dimentica il verbo ed impara a nuotare
Datti branchie con cui respirare
Atmosfere pesanti
Dammi accesso ai tuoi numeri primi
Ti porto nel cuore dei mostri marini
È tutto quello che posso dire