Ho visto l'oriente nel suo scrigno
la luna a farle da stendardo
e contavo, con una quartina,
di cantare al mondo la sua luce
Ma quando ho visto Gerusalemme
come papavero su una roccia
ho sentito un requiem
quando su di lei mi son sporto
Non lo vedi, umile cappella
che mormori "Pace" sulla terra
che gli uccelli nascondono con le ali
quelle lettere di fuoco: Pericolo, frontiera
Ma ecco che dopo tanto odio,
figli di Ismaele e figli d’Israele
liberano con mano serena
una colomba nel cielo
Insciallah Insciallah Insciallah Insciallah
E l’olivo ritrova la sua ombra
la sua tenera sposa, la sua amante
che riposava sotto le macerie
prigioniere in terra nemica
E al di sopra dei reticolati
la farfalla vola sulla rosa
ieri l’avrebbero ripudiata
ma oggi infine
osa!
Requiem per i milioni d’anime
di quei bambini, di quelle donne, di quegli uomini
caduti da entrambe le parti del dramma
basta con il sangue
salam
shalom!
Insciallah Insciallah Insciallah Insciallah